Kamawan!

 

Nel Giappone feudale ed in particolare durante il periodo Bakumatsu (幕末), proliferarono molti machi dōjō (dōjō cittadini) che si contendevano gli allievi.

 Spesso erano stati fondati da personaggi che insegnavano al di fuori di qualsiasi tradizione o, addirittura, erano basati su tecniche assolutamente irrealistiche ed inventate, ma dato che esistevano moltissimi samurai disoccupati alla ricerca di una organizzazione a cui appartenere, questi machi dōjō divennero estremamente popolari. 

Kamawan!

 Altre Scuole non avevano nessun interesse a promuoversi sul mercato e adottarono una tattica esattamente opposta: erano infatti solite appendere fuori dal dōjō solo un segno, ai più incomprensibile, rappresentato da un falcetto ( / kama) e da una ciotola per il riso ( / wan).

I nomi di questi due oggetti di uso quotidiano se letti insieme (kamawan!), potevano essere intesi con un diverso significato: “non ci interessa!”.

Era un modo, questo, di per avvisare i possibili apprendisti che quello non era un luogo dove andare a cercare prestigio, guadagni o fama, ma un luogo dove si praticava con serietà.

 

Alcune Scuole tradizionali tendevano, addirittura, ad allontanare i possibili studenti, come se ciò fosse una normale consuetudine. Solo colui che tenacemente tornava giorno dopo giorno, poteva ambire di essere accettato.

 

Presso il Ken Shin Kan dōjō questo principio rimane valido, anche se applicato con modalità differenti.

Al nuovo iscritto è prospettato un percorso che prevede un periodo di "noviziato" (初心者 / shoshinsha - principiante) della durata di circa tre mesi in cui può rendersi conto dell'ambiente e dei principi che sono proposti nel dōjō.

Nel contempo gli istruttori potranno valutare le attitudini del novizio.

 

Quindi:

  • Aspettati di faticare ad ogni passo sulla Via, aspettati di essere corretto per i tuoi errori e che i tuoi successi vengano ignorati. 
  • Se vuoi praticare con noi, non aspettarti di essere supplicato o che il tuo ego venga coccolato.
  • Abbandona tutti i tuoi preconcetti sulla Via della Spada e mantieni la mente aperta (初心 / shoshin).
  • Aspettati, altresì, di imparare e che ti venga data l’opportunità di far emergere il massimo da te.

 


Il Budō è un metodo di auto-educazione,

il suo scopo è rendere ogni essere umano autonomo e capace di prendersi la responsabilità della propria vita.

Il praticante non viene mai educato, ma impara, con la guida di un insegnante, ad educarsi da solo.

M° Kenji Tokitsu